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#LibriRicevuti Dizionario dei cognomi italiani di origine araba di G. Staccioli e M. Cassar


(Dalla quarta di copertina)
L'insieme dei cognomi italiani non contiene esclusivamente cognomi di origine italiana, ma anche cognomi di altre provenienze in particolare germanica, francese, spagnola, slava, albanese e perfino araba. Questi apporti sono dovuti all'occupazione o alla temporanea dominazione o al passaggio di popoli oppure alla accoglienza concessa su territori della penisola per es. alle popolazioni albanesi, etc. Per quanto riguarda gli arabi, essi hanno occupato e governato la Sicilia per più di due secoli dall'827 al 1091, anno in cui furono spodestati dai normanni. La società multietnica creata dai vincitori non ebbe successo e la frazione araba, ridotta in servitù, dopo vari tentativi di rivolta, fu mandata in esilio in Puglia, a Lucera, e infine dispersa nel 1300 con la loro vendita come schiavi.
Il lungo periodo di contatto con gli arabi ha permesso il passaggio delle voci arabe nel siciliano a iniziare dai termini dell'ordinamento statale normanno come Ammiraglio, Divano, etc; i complessi nomi arabi venivano assimilati come Abd Allah, Vadala; si recepivano i nomi delle piante importate dagli Arabi come arancio e carrubo, come anche i nomi degli indumenti maschili e femminili. Anche Lucera è stata, in misura minore, una sorgente di cognomi per es. quelli derivati dai nomi Sulayman, Yahya, Marzuq, etc. I cognomi arabi provengono anche da altri popoli che parlavano l'arabo come gli ebrei del Magreb e quelli espulsi dalla Spagna nel 1492. Da pochi secoli lo spostamento di persone di lingua o cultura araba si è fatto più pressante a causa degli squilibri economici. I nuovi cognomi rischiano di oscurare quelli arabi già entrati nella tradizione italiana. Prima che questa valanga impedisca il riconoscimento e la storia dei cognomi arabi precedenti questo secolo, il Dizionario ne descrive l'origine, il significato, la modalità di penetrazione e l'abbondanza.

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