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Quarant'anni orsono moriva Pier Paolo Pasolini

Carmelina Sicari
Pasolini e Calvino, un'altra improbabile, improponibile connessione. Ma nasce da una contrapposizione che si trova in Alfonso Berardinelli. Di contro alla leggerezza di Calvino, la gravitas di Pasolini ma sottinteso che più serio, importante è proprio lui Pier Paolo. Perchè, sostiene il critico, non si può rimuovere la tragicità dell'esistenza e della storia. Naturalmente si allude alle Lezioni americane dove la categoria principe della letteratura è proprio la leggerezza. Intanto vorrei dire che Calvino sia nel Barone rampante che nel Visconte dimezzato o Il cavaliere inesistente, nei romanzi fantasy non è affatto solo lieve. C'è un moralismo tradito assai più cupo e se vogliamo tragico che in Pier Paolo Pasolini. Ma c'è un'altra dimensione che vorrei commentare, quella per così dire meridionale o meglio del pensiero meridiano. Come sappiamo la categoria appartiene a Franco Cassano, autore de Il pensiero meridiano. Il pensiero meridiano è quello circolare nel mediterraneo, la comunicazione aperta capace di integrare nozioni, elementi di civiltà diverse. Ma c'è anche il pensiero meridionale ed è quello che si configura come pensiero forte, ancorato a valori profondi come la famiglia. Basta leggere la lettera inedita alfratello morto di Pasolini o l'attaccamento alla madre che si esprime in poesie per comprendere il significato di questo. Pasolini ha sempre cercato la dimensione nazional popolare nella letteratura. Ma popolare coincide con meridionale, laddove l'arcaicità della condizione meridionale significa anche moralità mantenimento di valori altrove contrabbandati e misconosciuti. Meridionale e nazionale così come popolare e nazionale. Calvino innesta nella sua narrativa elementi che vengono dalle letterature sudamericane e rivoluziona totalmente le strutture narrative. Basta pensare a Seuna notte d'inverno un viaggiatore. Nella struttura narrativa Calvino mescola la fantasia con l'elemento culturale. Così ne Il barone rampante l'idea illuministica del ritorno alla natura e della felicità a contatto con la natura produce la fantasia del barone che vive sugli alberi, vero sacerdote di tale concezione. Pasolini vive pienamente il pensiero forte che è tipico dell'utopia meridionale. La disperazione per la sparizione dell'uomo emersa nei suoi scritti sul Corriere della sera e la denuncia per la trasformazione sociale in atto che vede la perdita dei valori fondamentali sono l'elemento fondamentale della sua ricerca espressiva. Così in Ragazzi di vita lo scrittore racconta di un giovane che introdottasi in casa di un'anziana per rubare, la salva dall'inondazione a costo della propria vita. Una pagina da libro Cuore improvvisa, inaspettata che segna il riscatto di tanta gioventù in apparenza perduta.

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