Carmelina Sicari
Pasolini e Calvino,
un'altra improbabile, improponibile connessione. Ma nasce da una
contrapposizione che si trova in Alfonso Berardinelli. Di contro alla
leggerezza di Calvino, la gravitas di Pasolini ma sottinteso che più
serio, importante è proprio lui Pier Paolo. Perchè, sostiene il
critico, non si può rimuovere la tragicità dell'esistenza e della
storia. Naturalmente si allude alle Lezioni americane dove la
categoria principe della letteratura è proprio la leggerezza.
Intanto vorrei dire che Calvino sia nel Barone rampante che
nel Visconte dimezzato o Il cavaliere inesistente, nei
romanzi fantasy non è affatto solo lieve. C'è un moralismo tradito
assai più cupo e se vogliamo tragico che in Pier Paolo Pasolini. Ma
c'è un'altra dimensione che vorrei commentare, quella per così dire
meridionale o meglio del pensiero meridiano. Come sappiamo la
categoria appartiene a Franco Cassano, autore de Il pensiero
meridiano. Il pensiero meridiano è quello circolare nel
mediterraneo, la comunicazione aperta capace di integrare nozioni,
elementi di civiltà diverse. Ma c'è anche il pensiero meridionale
ed è quello che si configura come pensiero forte, ancorato a valori
profondi come la famiglia. Basta leggere la lettera inedita alfratello morto di Pasolini o l'attaccamento alla madre che si
esprime in poesie per comprendere il significato di questo. Pasolini
ha sempre cercato la dimensione nazional popolare nella letteratura.
Ma popolare coincide con meridionale, laddove l'arcaicità della
condizione meridionale significa anche moralità mantenimento di
valori altrove contrabbandati e misconosciuti. Meridionale e
nazionale così come popolare e nazionale. Calvino innesta nella sua
narrativa elementi che vengono dalle letterature sudamericane e
rivoluziona totalmente le strutture narrative. Basta pensare a Seuna notte d'inverno un viaggiatore. Nella struttura narrativa
Calvino mescola la fantasia con l'elemento culturale. Così ne Il
barone rampante l'idea illuministica del ritorno alla natura e
della felicità a contatto con la natura produce la fantasia del
barone che vive sugli alberi, vero sacerdote di tale concezione.
Pasolini vive pienamente il pensiero forte che è tipico dell'utopia
meridionale. La disperazione per la sparizione dell'uomo emersa nei
suoi scritti sul Corriere della sera e la denuncia per la
trasformazione sociale in atto che vede la perdita dei valori
fondamentali sono l'elemento fondamentale della sua ricerca
espressiva. Così in Ragazzi di vita lo scrittore racconta di
un giovane che introdottasi in casa di un'anziana per rubare, la
salva dall'inondazione a costo della propria vita. Una pagina da
libro Cuore improvvisa, inaspettata che segna il riscatto di
tanta gioventù in apparenza perduta.
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