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Prima di tutto, la Salute. Le richieste avanzate dai comitati Valle Oliva e Natale De Grazia alla Commissione Sanità del Consiglio regionale della Calabria

Il Comitato civico “Natale De Grazia” e il comitato civico “Valle Oliva. Terre a Perdere”, chiedono ai membri della Terza Commissione attività sociali, Sanitarie, Culturali e Formative del consiglio Regionale della Calabria di portare a conoscenza dell’intero Consiglio regionale, della Giunta Regionale e del Governo italiano il caso della “valle dei veleni”, sollecitandone l’intervento, nei modi e nelle forme dovute, affinché:
1. Le autorità ambientali italiane e regionali (Ministero dell’ambiente, ISPRA e Assessorato Ambiente Regione Calabria) e quelle sanitarie (Ministro della Sanità e Istituto Superiore di Sanità e Assessorato Sanità Regione Calabria) procedano alla messa in sicurezza dal punto di vista igienico-sanitario e ambientale e alla bonifica della Valle dell’Oliva, nel rispetto del principio di precauzione, di cui all’articolo 191 del Trattato dell’Unione Europea, finalizzato a garantire un alto livello di protezione dell’ambiente grazie alla prevenzione del rischio, e del principio di prevenzione, riconosciuto in ambito comunitario;

2. Sia istituito il Rencam (Registro Nominativo della Cause di Morte) informatizzato presso l’ASP di Cosenza, e contestualmente la Cartella clinica elettronica;

3. Venga attivato concretamente il Registro Tumori della Calabria o, in alternativa, i registri provinciali, rafforzando la struttura operativa dell’Asp di Cosenza;

4. Venga adeguata la normativa sulla privacy che spesso rallenta i flussi informativi che devono confluire nel Rt; e che venga migliorato il sistema di integrazione e di collaborazione tra uffici e strutture mediche della stessa Asp e delle altre regionali e nazionali;

5. Vengano rafforzati gli screening oncologici su tutta la popolazione a rischio;

6. Vengano disposti dei Test mineralogramma a campione su popolazione residente nella vallata dell’Oliva.

Quelle che precedono sono le richieste avanzate dal comitato civico Natale De Grazia e dal comitato “Valle Oliva” alla Commissione Sanità del Consiglio regionale della Calabria nella seduta dello scorso tre dicembre, in relazione alla discussione, sulla mancata istituzione del Registro tumori regionale.
Un incontro al quale erano presenti, oltre ai dirigenti regionali del settore sanitario, anche numerose associazioni di volontariato operanti su tutto il territorio calabrese.
I cittadini hanno illustrato ai membri della Commissione il dramma delle malattie oncologiche che colpiscono le diverse realtà territoriali, manifestando la preoccupazione e il terribile, ma verosimile, sospetto che la diffusione delle patologie neoplastiche sia in molti casi da ricollegare a contaminazioni ambientali certamente non casuali.
Denominatore comune l'importanza riconosciuta da tutti i presenti, rappresentanti istituzionali e cittadini, dell’istituzione del registro tumori, per la sua «importantissima valenza epidemiologica e di prevenzione». Ma non solo, perché dai dati statici contenuti nel registro tumori potrebbe emergere, secondo le associazioni, una mappatura dei luoghi ove la malattia è più diffusa e verificare se le cause sono attribuibili a specifici fattori ambientali.
Nel lamentare i ritardi nell’istituzione del registro tumori e della messa in sicurezza dei territori è emersa la rabbia dei cittadini per le lungaggini burocratiche troppo frequenti ma, allo stesso tempo, è emersa la loro propositività e la voglia di darsi da fare per arrivare celermente alla soluzione del problema. La via auspicata è stata tracciata proprio dalle associazioni che hanno proposto la costituzione di un gruppo di lavoro che veda coinvolti dirigenti sanitari regionali e i rappresentanti delle organizzazioni. Proposta largamente condivisa e ripresa nel discorso finale della dottoressa Rosalba Barone (Dirigente del Dipartimento Tutela della Salute) che si è detta disponibile a intraprendere un percorso comune con le associazioni che non si fermi solo con la costituzione del registro tumori ma possa continuare anche oltre, per la programmazione degli interventi sanitari.
L'ultima parola è stata quella del presidente della commissione Salvatore Pacenza che ha accolto la proposta del comitato De Grazia di calendarizzare le future attività. Pacenza ha così assunto l'onere di convocare una seduta congiunta delle commissioni Sanità e Ambiente sugli stessi temi, in adesione a quanto già proposto dal presidente della commissione Gianluca Gallo presente alla seduta, ed ha invitato le associazioni a costituire, su base provinciale, un gruppo di lavoro che potrà, appena pronto, rendersi disponibile per iniziare con i dirigenti regionali, e in particolare con la dottoressa Barone, la programmazione dei lavori.

Comitato Civico “Natale De Grazia” - Amantea (CS)
Comitato Civico “Valle Oliva Terre A Perdere” - Aiello Calabro (CS)
blog.aiellocalabro@gmail.com
La documentazione consegnata alla III Commissione 

Link sull'argomento:

Commenti

  1. Dal Corriere della Calabria
    http://www.corrieredellacalabria.it/stories/politica/19548_ambiente_e_veleni_ascoltare_le_denunce_della_societ_civile/

    «Ambiente e veleni, ascoltare le denunce della società civile»

    Il consigliere regionale Giordano commenta le audizioni delle associazioni ambientaliste in commissione: «Velocizzare l'iter di attuazione dei registri tumori»

    «Ambiente e veleni, ascoltare le denunce della società civile»
    Giuseppe Giordano, consigliere regionale
    REGGIO CALABRIA «La mia richiesta, condivisa dal presidente della terza commissione Pacenza e da tutti i componenti, di audire le numerose associazioni e comitati da anni impegnati nei propri territori nella denuncia sui rischi ambientali e per l’istituzione del registro regionale tumori, ha permesso di focalizzare l’attenzione sulla drammaticità di una situazione che in futuro potrà solo peggiorare senza interventi mirati e risolutivi».
    Il consigliere regionale Giuseppe Giordano evidenzia come gli interventi che si sono registrati durante la seduta della commissione consiliare abbiano descritto un contesto ambientale in alcune zone della Calabria che, senza voler suscitare ingiustificati allarmismi, denotano livelli di inquinamento paragonabili alla “terra dei fuochi”. «Per molti anni – sottolinea Giordano – si è voluto mantenere un atteggiamento a dir poco distratto e disinteressato da parte delle istituzioni pubbliche competenti e il risultato che ne è scaturito è quello di un aumento immotivato delle patologie tumorali. Se oggi la soglia di attenzione è maggiore, denuncia il consigliere regionale, ciò è dovuto all’impegno profuso dalla società civile che, attraverso comitati e associazioni, da anni denuncia uno stato di degrado in cui si sommano la sordità delle istituzioni e il malaffare della criminalità organizzata, tant’è che è stato affermato che il risveglio di tale impegno è “figlio della latitanza della politica su questi temi”. Basti pensare a quanto riferito da alcuni associazioni che hanno avuto modo di denunciare, in sede di audizione, alcuni casi eclatanti che vanno dalla Valle della Oliva a diverse aree della Locride e della Piana, da centri come Villa San Giovanni, ai territori di Scilla, Bagnara, Motta San Giovanni. Legambiente ha sottolineato una vera e propria emergenza ambientale, anche alla luce delle diverse inchieste giudiziarie, ricordando i casi emblematici della Pertusola di Crotone, della Marlane di Praia a Mare, dell’Aspromonte utilizzato come una enorme discarica abusiva».
    «Le stesse associazioni – evidenzia il consigliere regionale – non si sono limitate ad una attività di denuncia ma hanno richiesto interventi concreti e immediati che passino attraverso una bonifica delle aree contaminate, una velocizzazione dell’iter per la piena funzionalità dei registri tumore e del fascicolo elettronico sanitario, la possibilità di istituire un tavolo tecnico che possa monitorare costantemente l’attuazione degli interventi previsti. In questa direzione non possiamo non valutare positivamente l’intervento della dottoressa Rosalba Barone, dirigente regionale dei servizi Lea, che ha assicurato il proprio impegno nel velocizzare l’iter di attuazione dei registri tumori, in particolare quello dell’Asp di Reggio Calabria, e ha manifestato la disponibilità a portare avanti un lavoro partecipato fra associazioni, comitati e istituzioni». (0020)

    03/12/2013 19:15

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  2. http://www.consiglioregionale.calabria.it/hp4/index.asp?accesso=2&selez=attivita&organismoA=3&tipoA=ODG&leg=9&F_IDDati=2570

    III Commissione - Sanità, Attività sociali, culturali e formative
    Ordine del giorno

    Seduta del 12/12/2013 ore 11,00

    1) Audizione dott.ssa Rosanna Squillacioti Direttore Generale Asp Reggio Calabria e dott. Vincenzo Scali Direttore amministrativo Asp di Reggio Calabria per discutere delle problematiche relative al Registro Tumori e alla situazione economico-patrimoniale dell'Asp di Reggio Calabria.

    2) Audizioni "Comitato per le bonifiche dei terreni, fiumi e mari della Calabria" - Praia a Mare (CS); Associazione "Fabbrikando l'avvenire" Crotone;
    "LILT - Lega Italiana Lotta Tumori" (CZ, CS, KR, VV), Associazione Franco Nisticò (R.C., KR, CZ, CS), AIRC Calabria, AIL Reggio Calabria, Hospice "San Giuseppe Moscati" Cassano allo Ionio, Hospice "Via delle Stelle" Reggio Calabria.

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